Grazie ad una particolare iniziativa da parte di alcuni comuni italiani sta prendendo piede un progetto molto interessante denominato “Case a 1 euro”, il cui intento è quello di contrastare l’abbandono da parte della popolazione e far rivivere i piccoli borghi  in difficoltà  e a rischio di distruzione. Ovviamente non si parla di case completamente distrutte, ma di abitazioni che necessitano di ristrutturazione, che non sono catalogate come inagibili e che conservano comunque una solida struttura, esempi pratici sono per esempio tutti quei centri storici di alcuni piccolissimi comuni  che non sono più abitati. Da Nord a Sud, l’Italia è ricca di borghi: scrigni meravigliosi e preziosi in cui immergersi nell’arte e nella storia, assaporare cibi prelibati e riscoprire le antiche tradizioni, fino a ritrovare quello spirito di condivisione che li rende un patrimonio unico al mondo. Vendere casa ad un euro può sembrare deleterio per le finanze del comune ma la realtà è che senza questa iniziativa molte abitazioni sarebbero state abbandonate a loro stesse, causando comunque una perdita all’interno delle casse pubbliche. Questo tipo di vendita avviene con alcune regole che i cittadini sono obbligati a rispettare per non vedersi togliere in seguito la proprietà dell’immobile. Infatti, chi acquista la casa a questo prezzo, ha l’obbligo di avviare un piano di ristrutturazione che sia finalizzato alla ripresa e alla messa a nuovo della casa. Ogni comune  ha delle condizioni precise ma in generale il senso è quello di provvedere a recuperare gli immobili che rischiano di diventare delle catapecchie abbandonate, di ridargli valore economico e reintegrarli sul mercato. In Calabria hanno aderito a questo progetto già tre comuni e sono: il comune di Rose, nella provincia di Cosenza, il comune di Cinquefrondi arroccato sull’Aspromonte e infine il comune di Maida, piccolo centro di quasi cinquemila abitanti. Questi tre comuni hanno l’intento di  valorizzare il patrimonio immobiliare esistente, rivitalizzando i loro centri storici, favorendo nuovi insediamenti abitativi e promuovendo attività turistico-ricettive, negozi o botteghe artigianali. Quindi, comprare casa ad un euro è possibile 🙂