Il 23 luglio definisce l’ultimo giorno utile per poter accettare, modificare e inviare il modello 730 per la dichiarazione dei redditi 2019. In vista di questa scadenza, vogliamo fare un po’ di chiarezza riguardo le principali spese sostenute per la casa che è possibile detrarre:

1. Detrazione affitto di casa: i contribuenti possono indicare le spese da portare in detrazione nel rigo E71-E72 del Modello 730 dove, in primis, sarà necessario inserire i dati della locazione, degli inquilini e la tipologia contrattuale. L’importo della detrazione varia a seconda del tipo di contratto di locazione stipulato tra inquilino e proprietario di casa, se si tratta di cedolare secca o tassazione ordinaria.
Nello specifico è soggetto a detrazioni: il lavoratore dipendente che trasferisce la sua residenza per motivi di lavoro; gli inquilini a basso reddito; detrazioni affitto per giovani; detrazione affitto abitazione principale; detrazione affitto studenti fuori sede.

2. Detrazione provvigione agenzia immobiliare: l’intermediazione immobiliare per l’acquisto di abitazione principale sono detraibili nella misura del 19%, su un importo massimo di 1000 euro. Si può usufruire della detrazione se l’acquisto dell’immobile è effettivamente concluso. In caso di stipula del contratto preliminare, per poter usufruire della detrazione è necessario aver regolarmente registrato il compromesso. La detrazione spetta esclusivamente all’acquirente dell’immobile e non spetta se le spese sono sostenute nell’interesse dei familiari fiscalmente a carico.

3. Detrazione mutuo: chi sta pagando un mutuo ha la possibilità di detrarre il 19% degli interessi passivi e degli oneri accessori, con un tetto massimo di 4 mila euro (e quindi di 760 euro di detrazione), se il finanziamento serve all’acquisto dell’abitazione principale. L’importo va segnato nel Rigo E7. Per oneri accessori si intendono: l’onorario del notaio relativo all’atto di acquisto dell’immobile; le imposte di registro e quelli ipotecarie e catastali; spese sostenute per eventuali autorizzazioni del giudice tutelare e quelle relative ad acquisto nell’ambito di una procedura concorsuale; l’onorario del notaio relativo alla stipula del contratto di mutuo; la commissione spettante agli istituti per la loro attività di intermediazione bancaria; le spese di istruttoria e perizia tecnica; gli oneri fiscali (compresa iscrizione/cancellazione di ipoteca, imposta sostitutiva sul capitale prestato)…

4. Detrazione interventi di ristrutturazione: la detrazione spetta ai soggetti che possiedono o detengono, sulla base di un titolo idoneo, gli immobili oggetto degli interventi, sostenendone le relative spese. Per gli interventi effettuati sulle parti comuni degli edifici la detrazione spetta per le spese di: manutenzione ordinaria; manutenzione straordinaria; restauro e di risanamento conservativo; ristrutturazione edilizia. Per gli interventi effettuati sulle singole unità immobiliari e/o sulle relative pertinenze, la detrazione spetta per le medesime spese, ad eccezione di quelle relative alla manutenzione ordinaria. L’art.11 del DL n. 83 del 2012 ha previsto l’aumento della detrazione percentuale dal 36 al 50 per cento, nonché l’innalzamento del limite di spesa agevolabile da euro 48.000 a euro 96.000 a partire dal 26 giugno 2012. Questi maggiori benefici sono stati più volte prorogati fino, da ultimo, al 31 dicembre 2017 e, per gli interventi effettuati sulle parti comuni degli edifici, fino al 31 dicembre 2021.

5. Detrazione per il bonus mobili ed elettrodomestici: la detrazione del 50% del bonus mobili è valida per le spese per l’acquisto di mobili, grandi elettrodomestici di classe non inferiore alla A+ (A per i forni), per le apparecchiature per le quali sia prevista l’etichetta energetica (nonché per i grandi elettrodomestici per i quali non è obbligatoria l’etichetta energetica). Tale detrazione spetta unicamente per le spese per l’acquisto di mobili ed elettrodomestici in immobili dove siano stati eseguiti i seguenti lavori di: manutenzione ordinaria, manutenzione straordinaria, restauro e risanamento conservativo, ristrutturazione edilizia, necessari alla ricostruzione o al ripristino dell’immobile danneggiato a seguito di eventi calamitosi, restauro e di risanamento conservativo. La detrazione è calcolata su un importo massimo di euro 10.000, indipendentemente dall’ammontare delle spese sostenute per gli interventi di recupero del patrimonio edilizio e per singola unità immobiliare oggetto di “ristrutturazione”, comprensiva delle pertinenze, o alla parte comune oggetto dell’intervento. Al contribuente che esegue gli interventi su più unità immobiliari il diritto alla detrazione è riconosciuto più volte.